Conferma di Sergio Marchionne: l'inizio di una nuova produzione nello stabilimento di Cassino (Frosinone)
Fabbrica chiusa in anticipo sulle ferie per “lavori di ristrutturazione”. E naturalmente, a Cassino, è scattata la preoccupazione dei lavoratori. Comprensibile: escono dalla produzione Fiat Bravo e Lancia Delta, e non può bastare la Giulietta a saturare le linee. Impensabile anche, però, che gli investimenti appena partiti siano giustificati – appunto – dalla sola Giulietta. E alla fine Sergio Marchionne conferma: sì, quegli investimenti «sono l’inizio di una nuova produzione» nello stabilimento laziale. «Non le dico cosa» aggiunge. E nemmeno quantifica – non ancora – l’entità dell’impegno. Resta il fatto che l’auto che nascerà a Cassino sarà la prima Alfa dell’”operazione premium”. E poiché per questa “prima” si era già parlato della Giulia - il modello del Biscione in fase di preparazione più avanzata, e sulla stessa piattaforma – è quasi certo che proprio Giulia sarà. Quando? Tempi tecnici. Paralleli, probabilmente, a quelli annunciati ieri per il Levante, il Suv della Maserati confermato a Mirafiori. Anche lì i lavori sono iniziati, «stiamo attrezzando le linee: dovrà uscire entro la fine del 2016». “Dovrà” perché, passata la Grande Crisi (o almeno il suo picco) dei mercati occidentali, oggi Fiat Chrysler è
pronta a sdoganare il rinnovo di gamma rallentato per “non sprecare munizioni” quando nessuno comprava. E Marchionne adesso vuole andare di corsa. L’integrazione con il gruppo Usa «ci dà possibilità di sviluppo delle attività italiane che in questi dieci anni non abbiamo mai avuto». Il marchio del Biscione ha chiaramente un ruolo di primo piano, di cui l’amministratore delegato di Fca parla in questi termini: dopo Maserati, e con le “garanzie” Jeep e 500 (in tutte le versioni), ora siamo al «traghettamento verso la fase due della strategia premium, ossia al lancio dell’Alfa». Indizio finale: «Andrà in produzione l’anno prossimo».
Fonte Corriere della Sera
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