Si avvicina la fusione con Chrysler, la nuova sede sarà in Olanda:«L’impegno generale nei confronti del Paese resterà immutato»
La fusione è a un passo, la nuova società avrà sede in Olanda e non più a Torino dove è nata 115 anni fa, ma «Fiat non sta lasciando l’Italia. Le attività italiane del Gruppo e un impegno generale nei confronti del paese rimarranno immutati». È una delle risposte che il Lingotto dà sul sito web in merito all’operazione su cui delibererà venerdì l’assemblea degli azionisti convocata per l’ultima volta a Torino. In tutto 23 pagine di informazioni di carattere generale, in alcuni casi questioni tecniche, in formato “domanda e risposta”.
Un appuntamento storico e carico di significati, quello di venerdì. La Fiat sa che nell’immaginario collettivo c’è la paura di un addio. E per questo la seconda domanda a cui sente di dover rispondere, dopo quella generale su cos’è la fusione, è «perché state lasciando l’Italia?» «Soltanto la società holding - spiega - sarà organizzata ai sensi del diritto olandese. Molte delle ragioni a sostegno della costituzione in Olanda sono legate al contesto internazionale che caratterizza tale paese e questa decisione non implica l’intenzione di ridurre le attività industriali di Fiat in Italia».
«Il consiglio di amministrazione - dice Fiat - ha attentamente valutato la fusione e ha stabilito che le operazioni previste dal progetto sono congrue per gli azionisti di Fiat e nel migliore interesse di Fiat. Pertanto, ha approvato all’unanimità il progetto e ha raccomandato agli azionisti di Fiat di votare a favore della fusione». Il Cda «ha concluso all’unanimità che i benefici attesi dall’operazione sono maggiori delle possibili conseguenze negative e dei possibili rischi». La fusione sarà perfezionata entro il 2014, ma condizioni fondamentali sono l’approvazione della quotazione sul Nyse e il limite di 500 milioni di euro
all’esborso totale per pagare gli azionisti che esercitino il diritto di recesso e i creditori che esercitino un diritto di opposizione.
Il Lingotto spiega inoltre che la doppia quotazione sul Nyse e sul mercato telematico di Milano «accrescerà la liquidità delle azioni e consentirà di avere accesso a una più ampia gamma di fonti di finanziamento, sia di capitale sia di debito». Quanto alle future assemblee di Fca «si terranno ad Amsterdam o a Haarlemmermeer in Olanda» perché «le assemblee delle società olandesi devono tenersi in Olanda in conformità con quanto richiesto dalle disposizioni imperative di legge olandese».
In Giappone Fiat ha ritirato, a causa di problemi nel sistema iniezione 13.915 veicoli, inclusa la 500 che ha segnato il rilancio sul mercato nipponico: le vendite del marchio, infatti, sono salite di quasi il 25% nei primi sei mesi di quest’anno. La 500 è da sempre popolarissima nel Sol Levante, come dimostra la sua presenza in alcuni tradizionali manga o nei cartoon della serie Lupin III.
Fonte La Stampa
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