Il Gruppo FCA ha diffuso i risultati relativi al secondo trimestre 2014. I ricavi sono cresciuti nominamente del 5% fino a 23,3 miliardi di euro, con un utile netto di 197 milioni di euro e una riduzione dell'indebitamento netto industriale di 0,3 miliardi di euro. Le consegne di veicoli hanno raggiunto quota 1,2 milioni (+2%), con una importante crescita nelle aree NAFTA (+10%) e APAC (+42%), in contrapposizione con il calo del 21% dell'area LATAM e con il sostanziale pareggio dell'area EMEA. Alla luce di questi dati, il Gruppo ha confermato i target previsti con un obiettivo di 4,7 milioni di veicoli per l'anno in corso e ricavi per circa 93 miliardi di euro.
Entrando più nel dettaglio, l'area NAFTA ha totalizzato 627.000 esemplari, di cui 527.000 negli Stati Uniti (+13%), 81.000 in Canada (stabile) e 19.000 in Messico (-17%). Il mercato americano, in particolare, è in continua crescita e la quota di mercato è salita di 0,7 punti fino al 12,1%. Parte del successo è da attribuire alle vendite Jeep (187.000 unità +46%) e Ram Trucks (113.000 + 18%). Rimane stabile Dodge, mentre fatica Chrysler con 68.000 veicoli, in calo del 19%. L'area APAC (54.000 vetture in totale) ha ottenuto invece risultati record grazie alle performance di Cina (+63%) e Australia (+55%), con ottimi riscontri per il marchio Jeep (+57%) e Fiat (+69%). Il risultato negativo dell'Area LATAM (203.000 veicoli) è legato soprattutto alla situazione del mercato brasiliano, dove pur mantenendo la leadership con il 20,9% delle quote le vendite sono calate del 21% (169.000 unità). Stessa sorte è toccata all'Argentina (-35%) e agli altri mercati minori dell'America Latina. Concludiamo l'analisi con i dati del mercato EMEA (286.000 vetture): in Europa il gruppo mantiene una quota di mercato del 6,1% (-0,2%) con l'Italia in perdita dell'1,2% al 28% e nazioni come Spagna, Germania e Inghilterra in crescita, grazie ai risultati della famiglia 500.
Aggiornando i dati al primo semestre 2014, il Gruppo FCA porta il totale dei ricavi a 45,5 miliardi di euro (+8% nominale), con l'eccellente performance di Maserati che ha visto crescere esponenzialmente le vendite (9.491 vetture nel trimestre e 17.532 nel semestre) e ha triplicato i ricavi fino a 1,4 miliardi di euro. Rimanendo nell'ambito dei marchi di lusso,
Ferrari ha confermato la strategia di controllo sulla produzione consegnando nel secondo trimestre 1.932 vetture (-2%), con incrementi nelle vendite dei modelli 12 cilindri e un leggero calo di quelli a 8 cilindri. Gli Stati Uniti restano il mercato principale con il 29% delle vendite totali (+18%) e persino in Italia è stato registrato un piccolo incremento, mentre a sorpresa ha perso il 10% l'area Asia Pacifico. I ricavi Ferrari nel trimestre hanno raggiunto quota 729 milioni di euro (+16%).
Fonte quattroruote.it
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