Passa ai contenuti principali

Alfa Romeo Giorgio: Omr, la sfida si chiama Alfa Romeo Da Fiat commesse per 70 milioni l’anno


Un sorriso trattenuto a stento e la soddisfazione mal celata. Marco Bonometti quasi con ritrosia e a denti stretti ha annunciato una commessa da 60/70 milioni l’anno per il prossimo decennio. Committente la nuova Fiat Chrysler Automobiles (Fca) che nel suo piano industriale punta con forza a un rilancio dello storico marchio Alfa Romeo. 
Ed è qui che entrano in gioco le Officine meccaniche rezzatesi le quali, dopo i 25 del 2013, sul piatto hanno messo 40 milioni di euro di investimenti tra nuove acquisizioni, l’assunzione di circa 200 dipendenti (soprattutto al Sud) e la riorganizzazione societaria dell’intero gruppo. Un lavoro che terrà impegnato Bonometti e tutto il suo management anche nel mese di agosto per essere pronti a inizio 2015. 
Il progetto
Il nuovo progetto Alfa prevede otto nuovi modelli nei prossimi cinque anni con motori e tecnologie sviluppati e prodotti in Italia per far lievitare le vendite dalle 75 mila dello scorso anno alle 400 mila programmate per il 2018. Come dire, per le aziende del gruppo rezzatese, la produzione di un gran numero di componenti, «dal telaio al motore» ha precisato Bonometti, «puntando con decisione sulle leghe leggere come l’alluminio con il quale stiamo già producendo componenti per Bugatti, Lamborghini e Bentley». 
E se per rispondere alle nuove esigenze del mercato, «si fa fatica a trovare fornitori o subfornitori qualificati e innovativi», per Bonometti la soluzione è acquisire aziende in grado di contribuire, con le loro specializzazioni, alla crescita del gruppo. In uno scenario così rinnovato, un tassello importante è arrivato proprio con il salvataggio, dopo il terremoto del 2012, della più importante fonderia italiana di leghe leggere, la Scacchetti di Modena, oggi Omr fonderie San Felice. L’azienda modenese, famosa perché dai suoi impianti iniziarono la produzione Lamborghini e Ferrari, è oggi fornitore di grandi brand mondiali dell’automotive come Maserati, McLaren, General Motor e, ovviamente, la rossa di Maranello. Auto di fascia premium, «quelle di qualità che oggi riescono a dare il maggior margine - ha ricordato Bonometti - e l’esperienza della Maserati ne è l’esempio migliore». 
I numeri
L’auto del Tridente, infatti, lo scorso anno è stata capace di raddoppiare le vendite (da 6 a 15 mila) e di creare margini del 10,3% sopra i livelli dei marchi tedeschi. Ma la soddisfazione, per l’imprenditore bresciano, non si ferma alla maggiore redditività e si spinge oltre: riuscire a dimostrare che «anche certi prodotti si possono fare bene e tutti in Italia. Qualche straniero se ne sta già accorgendo». E, mentre dall’Europa arrivano segnali incoraggianti di una ripresa del mercato dell’auto, «il Brasile viaggia tra alti e bassi e dall’America ci attendiamo un’impennata importante». 
In attesa che si concretizzi la sfida tutta italiana dell’Alfa Romeo, il gruppo Omr ha messo in archivio un bilancio di esercizio 2013 con ricavi a 578 milioni (550 nel 2012), ammortamenti per 30 milioni (erano stati
26) e un cash flow a 61 (54 nel 2012) che hanno portato nelle casse delle aziende guidate da Marco Bonometti e da suo fratello Franco un utile netto di circa 31 milioni. Il 2014 è iniziato con un trend ancora in crescita: «Come gruppo stiamo viaggiando a un +15% sul fatturato dello scorso anno». 
E, anche per quest’anno, il motto «crescere per competere» caro al presidente di Aib non si mette in discussione. 


Fonte Corriere della Sera

Il nome in codice è «Giorgio». È la piattaforma con la quale Fiat, come ha annunciato lo scorso maggio a Detroit lo stesso amministratore delegato Sergio Marchionne, si prepara a rinnovare l'intera offerta Alfa. Un segnale importante per la filiera della fornitura italiana. E le prime risposte non si sono fatte attendere. «Abbiamo acquisito una grossa commessa sul territorio nazionale – ha spiegato ieri il presidente del gruppo Omr Marco Bonometti –: l'Italia sta tornando a fare auto importanti».

Il riferimento a Fiat, pur se non esplicitato, è scontato. Omr, realtà da circa 600 milioni di fatturato (produce componenti come telaio, piantoni sterzo, assali, basamenti, teste, coppe olio, scatole cambio) ha ottenuto con il Lingotto «una commessa da 60-70 milioni all'anno per 10 anni – spiega Bonometti». Per sostenere questo ordine, Omr annuncia «investimenti per 35 milioni, e l'assunzione di 200 persone in tutta Italia, ma soprattutto al Sud, dove si concentreranno queste produzioni». Con «Giorgio» Fiat investirà, secondo fonti sindacali, soprattutto nei poli di Cassino e Mirafiori

Nel Lazio, in particolare, Fiat ha fermato a luglio la produzione di Delta e Bravo, e ha spostato la Giulietta sulla linea della vecchia Croma, allo scopo di «liberare» le linee per il debutto della berlina Giulia, la prima del nuovo corso. Circa 400mila vetture l'obiettivo di produzione al 2018: il target è l'alta gamma (dalle compatte alle speciali, compresi i Suv) l'unico segmento che, in un mercato europeo dell'automotive in ripartenza, offre marginalità significative per i produttori. 

Per fornire adeguatamente queste produzioni servono però qualità e processi aggiornati. Omr ha rilevato da pochi mesi, in provincia di Modena, la fonderia Scacchetti, definita da Bonometti «un tassello importante in un mercato dell'automotive che va nella direzione di un sempre maggiore alleggerimento dei pesi». La Scacchetti, che sarà ora ampliata, realizza getti di alluminio con fusione in terra: «Con questa produzione – spiega Bonometti – forniremo le supercar di tutta Europa: il 12 cilindri Lamborghini, Bugatti, Bentley, Volkswagen, Audi». 

Il passo verso i nuovi progetti Fiat (di cui Omr è partner storico da anni), è breve: «Giorgio», secondo indiscrezioni, sarebbe stato concepito dagli ingegneri del Lingotto proprio nel modenese. «L'Italia – dichiara Bonometti – è il miglior posto per produrre automobili a valore aggiunto. La filiera italiana, però, deve crederci e continuare a investire per migliorare la qualità della produzione. Per supportare quest'ultima commessa ho faticato a trovare subfornitori adeguati, qualificati rispetto alle esigenze del mercato». Ma non c'è solo Scacchetti. Il gruppo bresciano (circa 3mila i dipendenti), allo scopo di fornire le componenti alla piattaforma Alfa («dal telaio al motore» dice Bonometti), rafforzerà tutta la rete produttiva (al Sud possiede uno stabilimento ad Atessa, dove lavorano 50 addetti): «L'obiettivo – spiega il presidente del gruppo – è essere operativi a partire dal 2015».

Omr chiude con 578 milioni di ricavi, ammortamenti per 30 e un utile di circa 30 milioni. L'azienda possiede 16 siti produttivi, di cui 10 in Italia e 6 (in Marocco, Usa, India, Cina e Brasile) all'estero. Nel portafoglio clienti trovano spazio tutte le principali case automobilistiche (storica la partnership con Ferrari), per le quali l'azienda bresciana fornisce principalmente componentistica per motore e telaio. Recentemente il gruppo ha ottenuto ordini per Maserati e per il motore Gm (Europa, Usa, India e Cina). Infine, Omr si conferma fornitore mondo di Chrysler. Oltre al maxi-investimento a supporto di Fiat, il gruppo ha per il 2014 un piano per «altri 15 milioni tra Brasile e negli Usa» spiega Bonometti, che è anche presidente dell'Associazione industriale bresciana (Aib): a Indianapolis l'azienda sta realizzando un nuovo stabilimento, atteso a regime a fine 2015. 

Recentemente c è stata la presentazione a Palazzo Chigi della prima Jeep prodotta da Fiat in Italia, a Melfi. Il presidente John Elkann, in quell'occasione, ha sottolineato «l'orgoglio di dimostrare che Fiat Chrysler Automobiles avrà una presenza sempre più forte in Italia». È attesa per venerdì 1 agosto l'assemblea straordinaria – l'ultima dei soci Fiat a Torino dopo 115 anni – che sancirà la fusione di Fiat con Chrysler e la denominazione ufficiale di Fca. 

Fonte il sole 24 ore

Commenti

Post popolari in questo blog

Nuova Fiat Grande Panda E

Dotato di una batteria da 44 kWh e di un motore elettrico da 83 kW (113 CV).V), la Nuova Grande Panda elettrica offre un'autonomia di 320 km nel ciclo combinato WLTP, rendendola il veicolo ideale per l'utilizzo urbano quotidiano e per i weekend fuori porta. La Nuova Grande Panda ha una velocità massima di 132 km/h e un'accelerazione da 0 a 50 km/h in 4,2 secondi (da 0 a 100 km/h in 11 secondi), con un consumo elettrico di 174 Wh/km (17,4 kWh /100 chilometri).   La ricarica non è mai stata così semplice: il primo cavo di ricarica integrato al mondo Una delle soluzioni più innovative è il cavo di ricarica a spirale retrattile nella griglia anteriore che rende l'esperienza di ricarica più semplice e veloce che mai. Il cavo retrattile ha un alloggiamento specifico sotto il cofano, senza più sprechi di spazio nel bagagliaio. Questa soluzione privilegia la comodità, perché è facile da maneggiare, ed evita lo sporco dei cavi tradizionali. La Nuova Grande Panda è dotata di seri

Niente motore ICE per Nuova Fiat Grande Panda, solo Hybrid (da meno di 19.000€) e BEV

Prossimamente sarà ordinabile anche in Italia la nuova Grande Panda, che coprirà il vuoto in gamma Fiat lasciato dalla Punto nel 2018. L'attuale Panda rimane in listino nella versione Panda e Pandina. La Grande Panda non prevede nessuna versione ICE, quindi nessun motore puramente termico, come ad esempio il 1.2 a benzina. Ci sarà una versione completamente elettrica che avrà un prezzo inferiore a 25.000€ (senza incentivi). Ci sarà anche una versione ibrida 1.2 con cambio automatico che avrà un prezzo di partenza inferiore a 19.000€.  Per quanto riguarda gli allestimenti saranno 3, che si potranno arricchire con 2 Packs. La Grande Panda elettrica è già ordinabile in Francia e nei Paesi Bassi.

Per Fiat 500 il 2025 sarà un anno con tante novità

Per aumentare la produzione a Mirafiori è in arrivo la Fiat 500 ibrida e la 500e sarà più economica. La Fiat 500 subirà un duplice intervento: lo sviluppo di una variante ibrida e un’evoluzione tecnica dell’attuale 500e. “Con i nostri ingegneri italiani - spiega Tavares - abbiamo individuato un'idea ingegneristica molto innovativa che ridurrà in modo significativo i costi totali di produzione. Con una nuova batteria e un nuovo sistema di gestione della batteria, il costo si ridurrà notevolmente e adatteremo il prezzo di conseguenza in modo da vendere di più”. Il manager si è sbottonato su quello che potrebbe essere l’impatto combinato sullo stabilimento di Miriafiari considerando la produzione della 500 ibrida: fra le 80 e le 100 mila auto prodotte in più ogni anno. Tavares ha promesso di anticipare l’arrivo della 500 ibrida dal 2026 alle fine del 2025. La produzione della Nuova Fiat 500 Ibrida a Torino parte a novembre 2025, in anticipo rispetto al 2026 inizialmente annunciato. Lo

Ci sarà la Fiat Grande Panda a benzina oltre alle versioni ibrida ed elettrica?

Fiat ha annunciato che la nuova Grande Panda sarà disponibile sia in versione elettrica che ibrida. La versione elettrica ha una batteria da 44 kWh e un motore da 83 kW di potenza, la Grande Panda elettrica offre un'autonomia oltre i 320 km nel ciclo combinato WLTP. Mentre la versione ibrida è dotata di un motore termico a 3 cilindri da 1.2 litri in grado di erogare fino a 100 CV, di una batteria agli ioni di litio da 48 Volt e il nuovo cambio automatico a doppia frizione a 6 rapporti che comprende il Motore elettrico da 21-kW, un inverter e l’unità centrale di trasmissione.  Almeno per ora non è prevista una versione a benzina della Grande Panda come per la sorella Citroën C3, dotata di motore PureTech a benzina 1.2, con trasmissione a catena, cambio manuale a 6 marce e 100 CV. Sarebbe interessate la sua introduzione per rendere la gamma della Grande Panda più completa e con prezzi di partenza ancora più bassi. Stessa cosa andrebbe fatta anche per la 600.

Fiat Uno Turbo i.e. Antiskid

Fiat Nuova 127

PassioneAutoItaliane.BlogSpot.it - Seguici  su   Facebook Cliccando QUI (Seguici in modalità WEB anche su Tablet e Smartphone) Creazioni di davidobendorfer.com Conosciamo molto bene queste creazioni al computer di una versione futuristica della Fiat 127 NON UFFICIALE ma creata da David Obendorfer, un appassionato che rivede in chiave moderna le vecchie glorie. Precisato che non essendo un progetto ufficiale Fiat, non è previsto il suo arrivo sul mercato, cosa ne pensate di questo progetto? La vedete come eventuale sostituta della Punto o vi piacerebbe vederla come proposta Premium di Fiat da affiancare alla Punto come fa Citroen con C3 e DS3? Fateci sapere la vostra opinione e inviateci le vostre proposte.

Nuova Fiat "Punto" 2024

Video del Canale YouTube Passione Auto Italiane Iscriviti al Canale YouTube Passione Auto Italiane 

Nuova Lancia Ypsilon: il 60% dei clienti si avvicinano per la prima volta a una vettura Lancia, il 60% sono uomini

Luca Napolitano ha rivolto un sentito ringraziamento alla Ypsilon, un modello iconico che ha rappresentato 14 anni di successi straordinari. La sua produzione è giunta al termine e tutte le vetture sono state vendute, segnando la fine di un'era importante per il marchio e, al tempo stesso, aprendo una nuova fase per Lancia con il debutto della Nuova Ypsilon. Questa decisione, coraggiosa ma necessaria, rientra nella missione di Lancia di rafforzare l'offerta premium di Stellantis in Europa, in sinergia con i marchi Alfa Romeo e DS. Da settembre, infatti, l’intero team di Lancia è totalmente concentrato sulla Nuova Ypsilon, la prima vettura della nuova era del marchio che sta riscuotendo grande successo tra il pubblico e la stampa internazionale. In Italia la fase di lancio del nuovo modello è pressoché conclusa nelle 160 Casa Lancia, i nuovi ed esclusivi showroom caratterizzati dalla nuova corporate identity del marchio, che hanno accolto migliaia di visitatori offrendo loro la

Gamma Stellantis compatibile con il gasolio HVO

Piena compatibilità: tutte le auto e i veicoli commerciali “light duty” Stellantis hanno ottenuto la validazione per l’utilizzo del gasolio HVO (Hydrotreated Vegetable Oil) Carburante ecologico: il gasolio HVO offre le stesse prestazioni del gasolio tradizionale ed è ricavato da fonti rinnovabili, come oli vegetali o grassi animali Ampia copertura: l’HVO è compatibile con numerosi modelli Diesel con omologazione Euro 5 ed Euro 6 già in circolazione Stellantis ha annunciato oggi che l’intera gamma di auto e veicoli commerciali “light duty” è pienamente compatibile con il gasolio HVO (Hydrotreated Vegetable Oil). L’HVO, a differenza dei tradizionali Diesel a base di petrolio, è un biocarburante prodotto da materie prime rinnovabili come oli vegetali esausti, scarti di grasso animale e oli di frittura esausti. Grazie al processo di idrogenazione con cui è prodotto, questo carburante è più pulito, in quanto senza zolfo e a basso contenuto di composti aromatici e inquinanti. La compatibilit

Lancia Uno