Un'accelerata. È quella che potrebbe arrivare dal Ministero per la riapertura del Museo Storico dell’Alfa Romeo. A due giorni dall’annuncio da Detroit dell’amministratore delegato di Fiat Chrysler, Sergio Marchionne sul rilancio del Marchio del Biscione, la notizia da Montecitorio è un’altra di quelle buone. Il ministro dei Beni culturali Dario Franceschini «ha sollecitato la direzione regionale della soprintendenza a proseguire il percorso di concertazione con la proprietà e le amministrazioni locali e ad adottare i più opportuni provvedimenti che consentano di ottenere l’obiettivo, da tutti condiviso, della riqualificazione del prestigioso museo e della sua riapertura al pubblico in tempo per l’Expo». L’ha reso noto Ilaria Borletti Dell’Acqua, sottosegretario ai Beni culturali, rispondendo all’interpellanza dei deputati Pd Eleonora Cimbro e Roberto Rampi. Sarebbe giusto che la strada per il rilancio del Biscione passasse anche da qui, dove si producevano le più belle auto di tutti i tempi, come l’Alfa 6 con il suo motore, il 6 cilindri in alluminio, denominato il «violino di Arese» e dove ora di quel glorioso passato resta solo il Museo. È cancellata la vocazione industriale dell’area: sulle ceneri della fabbrica abbandonata sta sorgendo un Iper fra i più grandi d’Europa. La corsa verso il 2015 è all’ultimo respiro. «L’impegno del ministero è molto positivo», commentano Cimbro e Rampi. «Viene riaperto l’iter per la costituzione di un tavolo urgente che vede coinvolti il ministero, appunto, la Regione Lombardia, gli enti locali e la Soprintendenza in modo da risolvere tutte le problematiche collegate al vincolo cui è sottoposto il sito museale. Siamo soddisfatti, come deputati lombardi vigileremo affinché questo obiettivo venga raggiunto nei prossimi mesi perché rappresenta un’occasione da non perdere. Facendo tesoro dell’insegnamento che viene dalla storia dell’Alfa Romeo occorre dare un’accelerata». Il braccio di ferro in corso tra Fiat e Soprintendenza (con tanto di ricorso al Tar) frena le speranze. "Sarebbe una grande occasione per rilanciare la tradizione industriale del made in Italy, oltre a rappresentare il potenziale volano della riqualificazione dell’area ex Alfa Romeo. Fiat si è dichiarata assolutamente disponibile", sottolinea Cimbro. Al ministro i deputati hanno chiesto che il tavolo straordinario sia convocato, proprio a Milano, a Rho dove ha sede il Museo, chiuso dal 2011.
Fonte: www.ilgiorno.it - 9/5/2014
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